In una delle aree, ai tempi, più industrializzate dell’Italia del Nord, dove imprenditori e liberi professionisti davano libero sfogo alla propria capacità innovativa e creativa, sostenendo nel contempo la crescita del proprio territorio, il benessere della popolazione che lo abitava e lo sviluppo economico dell’indotto, non poteva non trovare riscontro il progetto di lungimiranza etico formativa che si andava delineando al di là e al di qua dell’oceano attraverso la nascita di “Club” dediti al sociale.

Infatti già dai primi albori del 1928 si intensificarono i contatti tra coloro che sentivano forte e chiaro il sentimento di saper far proprio questo messaggio, raccoglierne il testimone e farsi promotori della nascita di un Rotary Club di Varese.
La prima riunione del gruppo costitutivo avveniva così il 30 Aprile del 1928 come recita la relazione n.1 riportata quale allagato in calce. Inviata la richiesta di adesione al Rotary International Il Rotary Club di Varese fu riconosciuto membro del Rotary International a tutti gli effetti il 16 settembre 1928, un anno dopo la nascita della provincia di Varese, già nota come città giardino, e cinque dopo la fondazione del primo Rotary Club Italiano, a Milano.
Primo presidente fu Ermenegildo Trolli, prestigioso industriale calzaturiero, che avrebbe ancora presieduto il club alla ripresa dell’attività interrotta nel 1938 per ordine del regime fascista. In oltre settant’anni di vita il nostro Rotary ha annoverato soci che hanno contribuito alla crescita industriale, economica, scientifica e culturale del Paese: oltre a Ermenegildo Trolli ricordiamo Giulio Macchi, fondatore dell’Aeronautica Macchi; Giovanni Borghi famoso, imprenditore del "bianco" con la sua Ignis e grande patron sportivo; Scipione Riva Rocci medico e scienziato di fama mondiale, inventore dell’apparecchio per la misurazione della pressione; l’italianista Dante Isella; Piero Chiara, finissimo scrittore, per finire ai giorni nostri con Alfredo Ambrosetti che a Villa d’Este di Cernobbio chiama a raccolta l’élite internazionale dell’economia e della finanza, ed Ermanno Bazzocchi, che in campo aeronautico è un progettista di spicco, suoi saranno i primi addestratori a getto delle nostre forze aeree con l’MB326, rimodernato alcuni anni dopo per entrare col nome di MB339 ad equipaggiare la pattuglia acrobatica Italiana “le frecce tricolori”. Ma è impossibile ricordare tutti i rotariani che hanno dato, e stanno tutt’ora dando, a Varese contributi decisivi per lo sviluppo della città e del territorio, onorando l’ideale del servizio rotariano . Si può scorrere l’elenco dei presidenti per legare iniziative personali o del Rotary a realtà sociali di grande profilo, ma sono numerosissimi i semplici soci che hanno progettato e finalizzato la loro azione a favore della comunità. Tra le iniziative del club negli anni più recenti ricordiamo il servizio a favore degli anziani, il contributo al recupero dei tossicodipendenti, la prevenzione in campo medico. Anche la fondazione di "Varese con te", che assiste a domicilio e gratuitamente gli ammalati terminali, ha una chiara matrice rotariana come l’hanno avuta le molteplici iniziative degli Amici dell’Università e l’avvio del restauro delle cappelle del Sacro Monte. La politica non è di casa al Rotary, il buon governo della città sì e il nostro club ha dato a Varese eccellenti sindaci e assessori. I rotariani sono sempre attenti alle vicende di una città che ha tanti problemi e che va aiutata a ritrovare il cammino e lo slancio che le avevano procurato meritata fama in ambito
nazionale.

Ripercorriamo la storia del club attraverso questi primi bollettini storici.

 


Qui di seguito, troverete le scansioni fedeli all'originale del 30 Aprile 1928

Qui di seguito, troverete le scansioni fedeli degli editoriali del quotidiano provinciale
“La Prealpina “ di allora

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