Articolo 1   Consiglio direttivo del club
L'organo amministrativo del club è il consiglio direttivo, costituito da dodici soci attivi del club, e cioè: presidente, due vicepresidenti, quattro consiglieri, segretario, tesoriere (tutti eletti ai sensi dell'articolo 2, primo paragrafo del presente regolamento), prefetto (eletto ai sensi dell'articolo 2, secondo paragrafo del presente regolamento), presidente entrante e ultimo past-president.

Articolo 2   Elezione dei dirigenti e dei consiglieri
1. In una riunione ordinaria, che preceda di almeno un mese quella prevista per l'elezione dei dirigenti (presidente, vicepresidenti, segretario, tesoriere, prefetto) e dei consiglieri, il presidente della riunione invita i soci del club a designare i candidati a presidente, vicepresidente (due), segretario, tesoriere e consiglieri. Le candidature possono essere presentate da un'apposita commissione (composta dai dirigenti del club, dai past-presidente degli ultimi 4 anni e dal presidente entrante) e/o da almeno venti soci attivi del club presenti alla riunione. I nomi dei candidati sono scritti su un'unica scheda in ordine alfabetico in liste separate per ciascuna carica (presidente, vicepresidenti, segretario, tesoriere e consiglieri) e sottoposti al voto della riunione annuale. I candidati a presidente, vicepresidenti, segretario e tesoriere che abbiano raccolto la maggioranza dei voti sono dichiarati eletti alle rispettive cariche. I quattro candidati al consiglio che abbiano raccolto la maggioranza dei voti sono dichiarati eletti consiglieri. In caso di parità di voti si intenderà eletto il candidato con maggior anzianità rotariana. Il presidente così eletto entra a far parte del consiglio direttivo in qualità di presidente designato per l'anno che inizia il 1° luglio immediatamente successivo alla sua elezione, e assume l'incarico di presidente il 1° luglio immediatamente successivo a tale anno. Il presidente designato assume il titolo di presidente entrante al momento dell'elezione di un successore.
2. I dirigenti e i consiglieri così eletti formano il consiglio direttivo, insieme all'ultimo past-president. Entro una settimana dalla sua elezione, il consiglio direttivo si riunisce ed elegge a prefetto un socio del club, che entra a far parte del consiglio direttivo.
3. Il consiglio direttivo deve essere eletto ogni anno e dovrà risultare rinnovato per almeno un terzo dei suoi membri rispetto al consiglio direttivo dell'anno precedente, avendo cura che, di norma, nessun socio venga riconfermato nella stessa carica per più di 3 anni consecutivi.
4. Alle vacanze che dovessero verificarsi nel consiglio direttivo o in altra carica, provvederanno per cooptazione i rimanenti membri del consiglio in carica.
5. Alle vacanze che dovessero verificarsi nel consiglio direttivo eletto per l'anno rotariano successivo, od in altra carica per l'anno successivo, provvederanno per cooptazione i rimanenti membri del futuro consiglio.
6. Tutti i soci sono liberamente eleggibili alle cariche associative; tutte le cariche sono gratuite.

Articolo 3   Compito dei dirigenti
1. Presidente. Ha il compito di presiedere le riunioni del club e del consiglio direttivo e di svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico.

2. Presidente entrante e ultimo past-president. Partecipano al consiglio direttivo del club e svolgono le altre mansioni loro affidate dal presidente del club o dal consiglio stesso.

3. Vicepresidenti. Sostituiscono il presidente, con uguali poteri, in caso di sua assenza o impedimento. Vicepresidente vicario è il più anziano per appartenenza rotariana tra i due vicepresidenti. In caso di assenza o impedimento del vicepresidente vicario, il vicariato passa all'altro vicepresidente con uguali poteri. I vicepresidenti, inoltre, svolgono le mansioni che il presidente o il consiglio direttivo decideranno di affidare loro di volta in volta.

4. Segretario. Ha il compito di: tenere aggiornato l'albo dei soci; registrare le presenze alle riunioni; diramare gli avvisi di riunione del club, del consiglio direttivo e delle commissioni; redigere e conservare i verbali di tali riunioni; compilare i rapporti richiesti dal Rotary International, inclusi i rapporti semestrali dei soci al 1° ottobre e al 1° aprile per ogni socio attivo ammesso dopo l'inizio del semestre luglio-dicembre o gennaio-giugno; compilare i rapporti sui mutamenti della compagine dei soci (effettivo); fornire il rapporto mensile di assiduità, da trasmettere al governatore distrettuale entro i 15 giorni successivi all'ultima riunione del mese ; svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico.

5. Tesoriere. Ha il compito di custodire i fondi, dando rendiconto al club ogni anno e in qualsiasi altro momento gli venga richiesto dal consiglio direttivo e di svolgere le altre mansioni connesse al suo incarico. Al termine dell'incarico, il tesoriere deve consegnare al tesoriere entrante o al presidente tutti i fondi, i libri contabili e qualsiasi altra documentazione del club in suo possesso.

6. Prefetto. Svolge le mansioni di cerimoniere e altre eventualmente decise dal presidente o dal consiglio direttivo. Il prefetto può essere coadiuvato, d'intesa con il consiglio direttivo, da un socio in veste di viceprefetto.

Articolo 4   Riunioni
1. In una riunione del mese di dicembre sarà obbligatoriamente tenuta l'assemblea annuale per l'elezione dei dirigenti e dei consiglieri per l'anno successivo; le riunioni dei soci hanno sovranità assoluta.

2. Le riunioni ordinarie settimanali del club si svolgono nel giorno di giovedì alle ore 12.30. Ogni spostamento o annullamento di riunione sarà notificato a tutti i soci. Almeno una riunione al mese sarà tenuta alle ore 20,00: il consiglio direttivo o un'apposita sottocommissione definirà il calendario delle riunioni serali per l'anno rotariano in corso.

3. Sia per l'assemblea annuale che per ogni altra riunione del club di valenza assembleare per la quale sia prevista una votazione a norma dello statuto o del regolamento del club, il numero legale è rappresentato da almeno un terzo dei soci; l'assemblea delibera col voto favorevole della maggioranza dei  soci presenti, se non previsto diversamente.

4. Le riunioni ordinarie del consiglio direttivo si svolgono, di norma, nella prima settimana di ogni mese. Riunioni straordinarie verranno convocate dal presidente ogniqualvolta lo ritenga necessario ovvero su richiesta scritta e motivata di almeno due membri del consiglio direttivo. Il consiglio è convocato per iscritto dal segretario, con preavviso di almeno cinque giorni. L'avviso di convocazione dovrà contenere gli argomenti all'ordine del giorno. In caso di urgenza il termine di preavviso di cui sopra è ridotto a tre giorni.

5. La riunione del consiglio direttivo del mese di giugno si svolge con la presenza congiunta dei membri del consiglio uscente e dei membri del consiglio entrante.

6. Perché le riunioni del consiglio direttivo siano valide deve essere presente la maggioranza dei suoi membri. Le delibere vengono assunte a maggioranza.

Articolo 5   Quote sociali
1. Il contributo di ammissione è fissato dal consiglio direttivo; finché non sarà corrisposto, il candidato non potrà acquisire la qualifica di socio attivo.

2. La quota sociale annua è fissata dal consiglio direttivo ed è pagabile in rate bimestrali. Una parte di tale quota è destinata  a favore dell'abbonamento annuale alla rivista ufficiale del Rotary International.

3. L'adesione comporta per l'associato il diritto di voto nell'assemblea per l'approvazione e la modificazione dello statuto e del regolamento del club.

4. Le quote associative sono intrasmissibili a qualsiasi titolo, anche mortis causa, così come le stesse quote non  sono rivalutabili.

Articolo 6   Sistema di votazione
Le deliberazioni che riguardano il club saranno prese con votazione per alzata di mano e a maggioranza dei votanti, ad eccezione di quelle riguardanti l'elezione dei dirigenti e dei consiglieri, che avranno luogo a scrutinio segreto e a maggioranza relativa.

Articolo 7  Quattro vie d'azione
Le quattro vie d'azione (interna, professionale, d'interesse pubblico ed internazionale) costituiscono il fondamento teorico e pratico della vita del club.
L'azione interna punta al rafforzamento dell'affiatamento tra i soci e all'efficienza operativa del club.
L'azione professionale incoraggia i rotariani a porre le proprie competenze professionali al servizio del prossimo e a rispettare standard etici elevati.
L'azione d'interesse pubblico riguarda i progetti e le iniziative che il club intraprende per migliorare la qualità della vita a livello locale.
L'azione internazionale riguarda le iniziative intraprese per ampliare il raggio dell'intervento umanitario rotariano in tutto il mondo.

Articolo 8   Commissioni e Delegato per le nuove generazioni
Le commissioni si occupano della realizzazione degli obiettivi annuali e a lungo termine del club, in base alle quattro vie d'azione sopra indicate. Il presidente entrante, il presidente in carica e l'ultimo past-president del club devono collaborare per assicurarne la continuità amministrativa; per questo stesso motivo, ogniqualvolta possibile, i membri delle commissioni devono essere nominati per un incarico triennale. Al presidente entrante spetta il compito di nominare i nuovi membri delle commissioni per coprire eventuali incarichi vacanti. Il presidente entrante ha inoltre il compito di nominare i presidenti di commissione e il delegato per le nuove generazioni, e deve condurre, all'inizio del suo mandato, una serie di riunioni per la programmazione delle attività delle commissioni e del delegato per le nuove generazioni.

Le commissioni del club sono le seguenti:

Amministrazione del club. Questa commissione svolge tutte le attività relative alla gestione del club.

Effettivo. Questa commissione è incaricata di preparare e mettere in atto un piano omnicomprensivo per l'ammissione al club e la conservazione dei soci.
Nella commissione effettiva sono comprese la sottocommissione per le classifiche professionali e la sottocommissione per le ammissioni.

Progetti di servizio. Questa commissione si occupa della preparazione e messa in atto di progetti culturali, umanitari e professionali a livello locale ed internazionale.

Fondazione Rotary. Questa commissione sviluppa e attua piani a sostegno della Fondazione Rotary, sia attraverso contributi finanziari sia attraverso la partecipazione ai suoi programmi.

Relazioni pubbliche del club. Questa commissione è incaricata di sviluppare ed attuare una strategia per la diffusione di informazioni relative al Rotary e per la promozione dei progetti e delle iniziative del club.

Delegato per le nuove generazioni. Si occupa delle attività giovanili collegate con il Rotary nei suoi vari aspetti: Rotaract, Interact, scambio giovani, scambi estivi e camp, RYLA.

Il club può anche istituire altre commissioni e sottocommissioni ritenute necessarie.
(a) Il presidente è membro di diritto di tutte le commissioni e, come tale, gode di tutti i diritti derivanti da tale partecipazione.
(b) Ogni commissione svolge le mansioni previste dal regolamento e quelle supplementari eventualmente assegnatele dal presidente o dal consiglio direttivo. A meno che non siano investite di particolari poteri dal consiglio, le commissioni non possono prendere iniziative prima di aver presentato in merito una relazione al consiglio stesso e di averne ricevuta l'approvazione.
(c) Il presidente della commissione (preferibilmente un socio che abbia maturato esperienza come membro della commissione) è responsabile del regolare andamento e delle attività della commissione, deve controllarne e coordinarne i lavori e deve comunicare al consiglio direttivo le attività svolte.

Articolo 9   Compiti delle commissioni
I compiti delle commissioni sono determinati e modificati dal presidente in carica sulla base di documenti rilevanti del Rotary International. La commissione progetti di servizio deve fare in modo che i progetti per l'anno sociale si svolgano nella sfera dell'azione professionale, dell'azione d'interesse pubblico e dell'azione internazionale. Ciascuna commissione deve avere un mandato specifico, obiettivi chiaramente delineati ed un piano d'azione che deve essere stabilito all'inizio dell'anno rotariano. Deve essere compito principale del presidente entrante proporre raccomandazioni per quanto riguarda le commissioni, il loro mandato e gli obiettivi del club nonché i progetti da sottoporre al consiglio direttivo prima dell'inizio dell'anno rotariano, come sopra indicato.

Articolo 10   Dispense
I soci che non versino nelle condizioni previste dall'art.8 comma 2(b) dello statuto dello statuto del club e che presentino al consiglio direttivo una domanda scritta, motivata da ragioni valide e sufficienti, possono ottenere un permesso che li dispensi dall'obbligo di partecipare alle riunioni del club per un determinato periodo di tempo.

(N.B. Tale permesso evita al socio di perdere la propria appartenenza al club, ma non consenste di compensare le riunioni mancate dallo stesso. Il socio dispensato, che non partecipi alla riunione settimanale di un altro club, risulta assente, a meno che la sua assenza, autorizzata in base al disposto dell'articolo 8, comma 2 e 3 dello statuto del club, non possa essere considerata ai fini del computo delle presenze alle riunioni del club).

Articolo 11   Patrimonio sociale
1. Il patrimonio sociale è costituito esclusivamente da:
(a) gli arredi od attrezzature nonché i beni di proprietà quali risultano dalla contabilità sociale ed appostati a bilancio, che peraltro pervengono alla associazione a qualsiasi titolo;

(b) le eventuali somme di denaro ed i crediti nei confronti di terzi;

(c) le eventuali donazioni, lasciti, elargizioni e simili, anche da parte di altri entri (pubblici e privati);

(d) gli eventuali avanzi di utili e di gestione dei vari esercizi in quanto gli stessi non possono mai in alcun modo, anche indirettamente,essere distribuiti ai soci; detti utili e/o avanzi di gestione, infatti sono obbligatoriamente impiegati per la realizzazione degli scopi associativi, salvo che non sia diversamente imposto dalla legge.

2. All'atto dello scioglimento della associazione, per qualunque causa, se resteranno attività, beni, fondi, riserve e/o patrimonio sociale, gli stessi verranno esclusivamente devoluti per finalità analoghe a quelle del presente statuto a favore del Distretto del Rotary International di appartenenza, salvo che la destinazione sia diversamente imposta dalla legge.

Articolo 12   Procedure di ammissione al club
1. Soci attivi:
(a) Il consiglio direttivo esamina periodicamente l'elenco delle classifiche professionali occupate e di quelle vacanti, redatto dalla sottocommissione per le classifiche, e decide quali categorie debbano essere aperte alle candidature per l'anno in corso, dandone comunicazione ai soci. Proposte di candidature possono essere presentate solo a copertura di categorie aperte.

(b) Il nominativo di un potenziale socio attivo, atto a coprire una classifica professionale aperta, proposto da un socio attivo del club, è sottoposto, a cura del segretario, all'esame del consiglio direttivo in una riunione ordinaria.
La proposta di ammissione di un nuovo socio deve essere fatta utilizzando un apposito modulo, in cui dovrà figurare un'esauriente presentazione del candidato. La proposta dovrà essere firmata dal socio proponente.

(c) Il consiglio trasmette il modulo di proposta, per il visto, alla sottocommissione per le classifiche professionali, che verifica la rispondenza della candidatura ad una delle classifiche aperte e lo trasmette alla sottocommissione per le ammissioni.

(d) La sottocommissione per le ammissioni verifica se la proposta soddisfa i requisiti stabiliti dallo statuto del Rotary International in materia di ammissioni, dopodiché ritrasmette il modulo al consiglio direttivo con l'annotazione del proprio parere.

(e) Il consiglio direttivo, esaminati i pareri delle sottocommissioni per le classifiche professionali e per l'ammissione, approva o respinge la proposta entro 30 giorni dalla presentazione, informando il proponente della decisione tramite il segretario del club.
Le modalità di comportamento del consiglio direttivo sono le seguenti:
- potrà esprimere il giudizio di ammissione o di non ammissione solo il Consiglio cui siano presenti almeno nove membri su dodici;
- trattandosi di giudizio relativo a persone, la votazione avverrà solo a scrutinio segreto;
- l'ammissione sarà accordata qualora i voti favorevoli siano pari o superiori ai due terzi dei presenti; le astensioni, i voti nulli, le schede bianche sono considerati voti negativi;

(f) Se la decisione del consiglio direttivo è favorevole, al candidato vengono comunicati gli obiettivi del Rotary, come anche i privilegi e le responsabilità derivanti dall'ammissione. Successivamente il candidato viene invitato a firmare il modello di iscrizione ed a fornire i propri dati affinché siano comunicati agli altri soci ( c.d. foglietto rosa).

(g) Se entro sette giorni dalla pubblicazione dei suddetti dati il consiglio direttivo non riceve per iscritto obiezioni motivate dai soci attivi del club, il candidato viene ammesso al club previo il pagamento della quota d'ammissione prevista del regolamento.
In caso di obiezioni, il consiglio direttivo le esamina nel corso della riunione successiva. Se la candidatura fosse approvata nonostante le obiezioni, il candidato è considerato qualificato per divenire socio del club dopo il pagamento della quota d'ammissione.

(h) Dopo l'ammissione, il presidente del club provvede alla presentazione del nuovo socio al resto del club, nel corso di una riunione ordinaria, e alla consegna della tessera e del materiale informativo sul Rotary. In tale occasione al nuovo socio verrà consegnata anche una copia dello statuto e del regolamento del club. Il segretario deve comunicare le coordinate del nuovo socio al Rotary International. Il presidente deve affiancare al nuovo arrivato un socio che lo aiuti ad integrarsi nel club e deve, inoltre, coinvolgerlo nelle attività e nei progetti del club.

(i) Un candidato respinto non può essere ripresentato prima che siano trascorsi due anni dalla data di verbalizzazione della decisione negativa.

(l) Se la decisione del consiglio direttivo è favorevole, le procedure previste alle lettere (f) e (g) – con la comunicazione ai soci della proposta di ammissione del candidato per eventuali obiezioni – restano valide, salvo ripetere le modalità procedurali sopra riportate in caso di ricevimento per iscritto di obiezioni motivate da parte dei soci attivi del club.

2. Soci onorari. Trasferimenti da altri Rotary club
(a) Un individuo che abbia svolto con distinzione un servizio in favore del Rotary e dei suoi ideali, presentato dal consiglio direttivo, può essere ammesso al club come socio onorario per un periodo stabilito dal consiglio stesso al momento della nomina; la qualifica di socio non lede in ogni caso la normativa tributaria di cui all'art.148 TUIR ed art. 4 DPR 633/1972,  per quanto in appresso previsto.

(b) Il socio onorario, essendo esentato dal pagamento della quota d'ammissione e delle quote sociali annuali e potendo essere affiliato anche ad altri club, non ha diritto di voto né può ricoprire cariche all'interno del club; non rappresenta alcuna categoria professionale, ma ha diritto di partecipare a tutte le riunioni del club e di godere di ogni altro privilegio.

(c) Un socio proveniente da un altro Rotary club può essere proposto come socio attivo secondo quanto stabilito dallo statuto del club.

(d) Il trasferimento di soci provenienti da un altro club del gruppo Seprio non è di norma consentito.

Articolo 13   Deliberazioni e mozioni
I soci del club non possono prendere in considerazione nessuna deliberazione o mozione vincolante per il club, che non sia stata prima approvata dal consiglio direttivo. Tali deliberazioni o mozioni, se presentate ad una riunione del club, saranno deferite al consiglio direttivo senza discussione.

Articolo 14   Ordine del giorno delle riunioni conviviali
Apertura.
Presentazione degli ospiti.
Comunicazioni, avvisi e informazioni rotariane.
Eventuali relazioni delle commissioni.
Ripresa di eventuali argomenti non esauriti.
Nuovi argomenti.
Relazione od altra manifestazione in programma.
Chiusura.

Articolo 15   Riunioni a valenza assembleare
1. All'assemblea hanno diritto di intervenire tutti i soci. A ciascun socio corrisponde un voto, senza limitazione ed esclusione alcuna.

2. Il socio ha diritto di rappresentare per delega altri soci (ma non più di due) e solo se non sia membro del consiglio direttivo in carica al momento.

3. L'assemblea è presieduta dal presidente del club; in caso di sua assenza da un vicepresidente e/o da altro consigliere e/o socio designati dall'assemblea.

4. Il presidente dell'assemblea designa fra i presenti un segretario ed eventualmente due scrutatori per il controllo delle votazioni.

5. Delle risultanze della riunione assembleare deve essere data contezza nel libro dei verbali delle assemblee tenuto dalla associazione.

Articolo 16   Finanze
1. Prima dell'inizio di ogni anno sociale, il tesoriere prepara il preventivo delle entrate e delle uscite per l'anno in questione. Questo preventivo, approvato dal consiglio direttivo, rappresenta il limite massimo di spesa per le rispettive voci, salvo diversa decisione del consiglio stesso. Il preventivo deve essere diviso in due parti: una riguardante l'amministrazione del club e una riguardante i progetti di servizio.

2. Il tesoriere deve depositare tutti i fondi del club in una banca designata dal consiglio direttivo.

3. Tutte le fatture devono essere pagate dal tesoriere o da altri dirigenti autorizzati solo previa approvazione del consiglio; in caso di urgenza il pagamento verrà ratificato dal primo consiglio direttivo utile rispetto al pagamento eseguito.

4. Una volta all'anno, tutte le operazioni finanziarie del club devono essere sottoposte a un'accurata revisione contabile condotta da una persona qualificata appartenente al club stesso che non sia in carica come consigliere.

5. Qualora lo richieda il consiglio direttivo i dirigenti che hanno in carico o controllano i fondi del club devono prestare cauzione a garanzia; le spese relative a tale operazione sono a carico del club.

6. L'anno finanziario del club inizia il 1° luglio e termina il 30 giugno e per la riscossione delle quote sociali viene diviso in 6 bimestri. Il pagamento delle quote pro capite e degli abbonamenti alla rivista dovuti al Rotary International va effettuato entro il 1° luglio e il 1° gennaio di ogni anno, in base al numero dei soci del club alle date sopra indicate.

7. E' fatto obbligo redigere e sottoporre alla approvazione assembleare entro il 31 ottobre di ogni esercizio sociale il bilancio ed il rendiconto economico e se ritenuto necessario anche un rendiconto finanziario; in caso di comprovato impedimento il termine del 31 ottobre può essere differito al 31 dicembre.

Articolo 17   Libri dell'associazione
L'associazione è obbligata alla tenuta dei seguenti libri e/o registri, naturalmente oltre alle scritturazioni di partita doppia afferenti le operazioni giornaliere compiute dal club:
- albo dei soci;
- libro delle adunanze e deliberazioni dell'assemblea;
- libro delle riunioni del consiglio direttivo;
La regolare tenuta dei registri è demandata agli organi cui competono le rispettive incombenze, nel rispetto delle norme sulla privacy.

Articolo 18   Emendamenti
Questo regolamento può essere emendato nel corso di una qualsiasi riunione ordinaria alla quale sia presente il numero legale, col voto favorevole di almeno i due terzi dei soci presenti e votanti, purché ogni socio abbia ricevuto comunicazione dell'emendamento proposto almeno dieci giorni prima della riunione. Il regolamento non può essere modificato da emendamenti o aggiunte che siano in conflitto con lo statuto del club e con lo statuto e il regolamento del Rotary International.

Articolo 19   Normativa tributaria
Il presente regolamento, anche ove non espressamente previsto, è improntato al possesso di tutti i requisiti qualificanti previsti dalle disposizioni tributarie (art.148 TUIR ed art.4/633/72).

Articolo 20   Norma di collegamento
Il presente regolamento costituisce parte integrante dello statuto del Rotary Club Varese.

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